La Cina non può essere considerata come un unico mercato. Molti economisti, consulenti e imprese classificano la Cina con un sistema “a più livelli” per definire le città. La crescita economica, infatti, non è stata omogenea in tutte le aree del Paese e i consumatori tendono ad avere comportamenti diversi in base alla regione di appartenenza.
Proprio per questo, prima di definire una strategia di mercato in Cina, bisogna prendere una decisione importante: stabilire quali regioni e quali città dovranno essere il target principale.
L’urbanizzazione è stato uno dei fattori principali della crescita economica in Cina, come in ogni altro paese del mondo.
Se nel 1990 il 26% della popolazione cinese viveva nelle città, nel 2015 la percentuale è salita al 56%. Una crescita consolidata nel 2016, con una popolazione urbana adulta di 430 milioni, contro i 378 milioni del 2014.
All’urbanizzazione ha corrisposto la crescita del reddito medio disponibile che, nel 2015, ha segnato +8,9% permettendo alla popolazione adulta di ceto medio-alto di raggiungere i 112 milioni di individui, contro i 95 milioni registrati nel 2014.
Proprio il ceto medio-alto è la fascia della popolazione cinese che può permettersi di acquistare regolarmente vino importato. Si stima che nel 2016 ci siano stati 48 milioni di bevitori di vino importato provenienti proprio dall’alta borghesia urbana, rispetto ai 38 milioni del 2014. Con un aumento di 10 milioni di bevitori di vino importato in 2 anni, è possibile prevedere di raggiungere la quota di 88 milioni entro il 2020 e di 160 milioni entro il 2025.
Un mercato a più livelli
Non esiste una regola ufficiale o delle linee guida del governo cinese per definire i livelli delle città. Uno dei modi più efficaci è segmentare la Cina in zone in base al comportamento dei consumatori in termini di reddito e di trend locali.
Sono stati quindi individuati tre fattori che possono aiutare a suddividere le città cinesi in 4 livelli:
- PIL: si registrano variazioni molto forti, tra i 17 e i 300 miliardi di dollari;
- Popolazione: si passa da città di 150 mila abitanti a metropoli con oltre 15 milioni di persone;
- Politica: le città presentano caratteristiche molto diverse in termini di relazione con il governo centrale. Le regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao non rientrano nella classificazione del sistema a livelli.
Il consumo di vino importato in Cina
Città di diversi livelli mostrano abitudini molto differenti anche in termini di consumo di vino importato e di abitudini di acquisto.
La crescita del reddito medio disponibile ha favorito l’accesso al vino anche nelle città di livello inferiore, facendo aumentare il numero di individui che acquistano vino per consumo personale. Si tratta di consumatori che sono spesso all’inizio della scala del reddito e che, in prevalenza, manifestano una certa avversione per i nuovi prodotti. All’interno di questo mercato in crescita, potrebbe essere interessante offrire l’opportunità di assaggiare il vino prima di acquistarlo.
I consumatori delle città di livello superiore, invece, sono più propensi a sperimentare e si divertono a provare nuovi e diversi stili di vino.
In generale, comunque, il pubblico delle città di primo livello è più consapevole ed esigente, anche grazie all’aumento di disponibilità di vini all’interno di ristoranti e bar.
In questo scenario, il sapore del vino è un fattore di scelta sempre più importante e delinea un mercato diversificato in termini di tipologie di vino. Se i consumatori cinesi, infatti, tendono a preferire vini fruttati e morbidi, con meno tannino e scarsa acidità, nelle città di primo livello si sta sviluppando una nuova domanda di vino bianco, in particolare delle etichette di bianco aromatico. In quelle di secondo livello, al contrario, il vino rosso la fa da padrone, soprattutto perché concepito come “buono” per la salute.